Avrebbe approfittato della
disponibilità della ex compagna, affetta da un disturbo
psichico, dilapidando al gioco 130.000 euro. Protagonista della
vicenda, riportata dalla stampa locale, un 50enne riminese
imputato in un procedimento - la cui sentenza è attesa il
prossimo 26 maggio - con l'accusa di circonvenzione di incapace
e maltrattamenti in famiglia.
I due si erano incontrati grazie ad un'agenzia matrimoniale
e, dopo i primi momenti all'insegna del romanticismo, l'uomo,
non avrebbe esitato ad aggredire e a tenere comportamenti poco
educati verso la fidanzata - anche lei 50enne - riuscendo
comunque a convincere la donna e la sua famiglia ad investire in
una tabaccheria da gestire insieme. Secondo quanto riferito
dalla stampa riminese nei piani del 50enne ci sarebbe stata
l'estromissione della donna - dichiarata incapace di intendere e
di volere a causa dei propri disturbi - dalla tabaccheria.
Risultata, per altro, in difficoltà dal punto di vista economico
anche a causa dei comportamenti tenuti dal 50enne.
In base all'analisi dei tabulati delle giocate fatte in
tabaccheria compiuta da un esperto incaricato dalla famiglia
della donna, infatti, sarebbero emersi flussi anomali di puntate
al '10eLotto' avvenute in orari in cui solo il 50enne si
trovava nell'esercizio commerciale. Gli ammanchi dalla cassa
della tabaccheria venivano ripianati dalla famiglia della donna.
L'uomo su cui sono caduti i sospetti ha sempre respinto ogni
accusa. Tuttavia l'ex compagna e i familiari, hanno deciso di
denunciarlo e di costituirsi parte civile.
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