L'Orchestra Mozart, la compagine
sinfonica fondata da Claudio Abbado e da Carlo Maria Badini nel
2004 in seno all'Accademia Filarmonica di Bologna, torna a
suonare nella sua sede storica dell'Auditorium Manzoni del
capoluogo emiliano il 18 aprile alle 20.30 sotto la guida del
suo nuovo direttore musicale, Daniele Gatti.
Dopo un periodo di quasi totale silenzio, seguito alla morte
di Abbado, l'Orchestra Mozart venne prese per mano e portata a
nuova vita dall'ultranovantenne direttore olandese Bernard
Haitink, nel trienno 2017/2019 diede vita a memorabili concerti
sia a Lugano, dove la Mozart ha una residenza, sia a Bologna.
Quando il maestro decise di lasciare la direzione, la scelta per
la guida della Mozart cadde su Daniele Gatti, che però ha avuto
un inizio travagliato a causa della sopraggiunta pandemia, che
falcidiò i primi impegni programmati.
Ora che le attività concertistiche paiono avviate alla
normalità, l'Orchestra Mozart torna nella sua città con un
programma, al debutto il giorno precedente al Lac di Lugano, che
è un vero e proprio focus sulla figura di Ludwig van Beethoven
con l'intenso e raro Triplo Concerto in Do maggiore per violino,
violoncello e pianoforte già pensato per la primavera del 2020
(anno beethoveniano) ma rimandato, appunto, per l'emergenza
sanitaria. Daniele Gatti dirigerà un trio di solisti composto
dal primo violino dell'Orchestra del Teatro alla Scala,
Francesco Manara, dal violoncellista Gabriele Geminiani, primo
violoncello dell'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia, e da
Andrea Lucchesini, uno dei pianisti italiani tra i più
accreditati interpreti di Beethoven, del quale ha inciso
l'integrale delle Sonate. In apertura di serata Daniele Gatti
dirigerà l'Orchestra Mozart anche nell'Ouverture Op. 43, "Le
creature di Prometeo", e in chiusura la celeberrima Sinfonia N.
7 in La maggiore Op. 92.
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