Dopo due anni di stop per le
restrizioni dovute alla pandemia torna, dal 29 luglio al 15
agosto, la festa di Villalunga di Casalgrande (Reggio Emilia),
nel cuore del distretto ceramico. Una festa che, negli anni, si
è imposta come un piccolo 'caso' all'interno del partito:
organizzata solamente da un circolo, è una festa che fa
concorrenza alle 'big' con cinque ristoranti, tre punti
spettacolo e, soprattutto, un programma politico che negli anni
ha visto presenti tutti i big del centrosinistra italiano. Come
già avveniva fino al 2019, anche quest'anno sarà festa regionale
del Pd.
"Ripartiamo con grande voglia - dice Andrea Rossi, deputato e
storico animatore della festa - con oltre 400 volontari al
lavoro in un cantiere che è già partito. Abbiamo invitato il
segretario Letta, i ministri Pd, ma anche gli altri esponenti
del governo di centrodestra".
Come ha spiegato il segretario regionale Luigi Tosiani, "in
tutta l'Emilia-Romagna le feste dell'Unità tornano
sostanzialmente ai livelli pre covid. Non sono feste del Pd, ma
feste che il Pd promuove per aprirsi anche a chi la pensa
diversamente da noi. E saranno, di fatto, anche il lancio della
volata della campagna elettorale in vista delle politiche".
Il ritorno delle feste dell'Unità riporta all'attenzione
anche il tema dell'autofinanziamento della politica, questione
che anche in Emilia-Romagna è tornata di strettissima attualità
dopo l'annuncio, da parte del Pd di Bologna di un debito di
oltre 4 milioni, nonostante i buoni risultati delle feste e il
tesseramento che torna a crescere, soprattutto grazie
all'online.
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