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Carabinieri: Nsc 'parità sui trasferimenti di autorità'

Carabinieri: Nsc 'parità sui trasferimenti di autorità'

'Costituiscono aspetto di turbamento per i lavoratori'

BOLOGNA, 31 maggio 2022, 17:34

Redazione ANSA

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Il sindacato Nsc Emilia-Romagna - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il sindacato Nsc Emilia-Romagna - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il sindacato Nsc Emilia-Romagna - RIPRODUZIONE RISERVATA

"E' del 25 maggio 2022 la notizia apparsa dell'assoluzione in appello dei tre poliziotti accusati di lesioni a un barista di Cesena", nel 'caso Narducci'.
    "Nonostante il procedimento e la condanna di primo grado, avevano continuato a prestare servizio e avevano ottenuto promozioni". Lo scrive il sindacato Nsc, sottolineando che i tre poliziotti "non sono stati affatto 'processati e condannati' preliminarmente dalla loro Amministrazione, né mai 'perseguitati' dagli organi giudiziari che li stavano indagando e, poi processando".
    Il sindacato torna sul tema dei trasferimenti d'autorità per i carabinieri sottoposti a procedimenti penali, chiedendo, alla luce anche del caso Narducci, parità di trattamento con altre forze dell'ordine. "I trasferimenti d'autorità, che vengono adottati nell'Arma dei Carabinieri sui militari attinti da procedimenti penali, costituiscono un aspetto delicato e di profondo condizionamento, talvolta di turbamento, per quei lavoratori e per i rispettivi congiunti", ribadisce la segreteria dell'Emilia-Romagna, in una lettera inviata tra l'altro ai ministri della Difesa e della Giustizia. "Chiunque può ricevere una denuncia, anche falsa o anonima - ricorda il sindacato - ma ciò non significa che l'averla ricevuta debba comportare conseguenze pesantissime nell'immediato o antecedentemente alla decisione del giudice di merito". Quindi, "piuttosto che imputare il danno d'immagine o la brutta figura al militare che riceve una denuncia, sarebbe un giusto rimedio per l'Amministrazione quello di avviare - tramite l'Avvocatura dello Stato - dei procedimenti in sede civile, amministrativa o anche penale, nei confronti di coloro i quali denunciano 'gratuitamente' o senza la necessaria prudenza i militari dell'Arma".
    "Non si può tralasciare, soprattutto in questi giorni, di tenere ben presente come il numero dei suicidi dei cittadini in uniforme continui a salire vertiginosamente", conclude Nsc.
   
   

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