Torna a Rimini 'Al Meni', il grande
circo dei sapori ideato da Massimo Bottura, che quest'anno avrà
come tema il Mediterraneo come bacino di accoglienza: 24 talenti
della cucina, fra cooking show e piatti stellati, si danno
appuntamento il 18 e 19 giugno nel clima di una grande festa del
gusto. I migliori prodotti del territorio sfileranno nei banchi
del mercato sul Lungomare, speciali punti street food gourmet
incontrano laboratori, artigiani, contadini, pescatori e
vignaioli per un salone a cielo aperto dedicato al cibo in tutte
le sue forme. E poi torna il 'pic nic stellato' nel giardino del
Grand Hotel.
Il tendone colorato del 'Circo 8 e 1/2 dei sapori' si alzerà
nella piazza 'vista mare' intitolata a Federico Fellini per
celebrare una grande festa del gusto dove si incontrano le mani
e i cuori dei talenti della cucina e dei migliori produttori
della regione, l'Emilia-Romagna, che vanta la maggiore
concentrazione al mondo di Dop e Igp. Sarà la nona volta per 'Al
Meni', che in dialetto romagnolo significa 'le mani' e richiama
il titolo di una poesia di Tonino Guerra: Slow Food
Emilia-Romagna organizzerà laboratori, assaggi, incontri con
autori, marinai, giornalisti, presentazioni di libri e
interviste a chef e produttori, che tratteranno l'argomento
Mediterraneo da tanti punti di vista. E per sottolineare come
Rimini e la sua regione siano terre ospitali dove le culture si
intrecciano per creare progetti di integrazione, 'Al Meni'
ospiterà 'People for Ukraine', associazione benefica nata
dall'incontro fra cittadini ucraini residenti nel riminese, che
raccoglierà fondi per sostenere l'acquisto di un'ambulanza. E
nel programma dei cooking show ci sarà anche un importante chef
ucraino, Mirali Dilbazi, ora "prestato" a Berlino.
"L'Emilia Romagna ha una qualità di materie prime talmente
straordinarie - dice Bottura - che basta solo che noi cuochi le
tocchiamo con rispetto per farle esprimere. Dall'estero ci
guardano. E vedono che siamo una regione che sa aspettare 25
anni prima di assaggiare un aceto balsamico tradizionale. Siamo
matti? No, sappiamo ancora sognare".
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