A Rimini i pescherecci continuano
a essere fermi e lo saranno almeno fino a lunedì: in questi
giorni la cooperativa Lavoratori del mare, che raccoglie la
stragrande maggioranza dei pescatori riminesi, spera di avere
risposte dal governo sugli interventi per fronteggiare il caro
gasolio per tornare in mare anche perché, con l'inizio della
stagione estiva, la richiesta di pesce per mercati e ristoranti
cresce moltissimo.
A Rimini non si sono registrati toni accesi come in altre
marinerie italiane, anzi ci sono state delle tensioni con i
colleghi vicini marchigiani, più oltranzisti, tanto che il
Comune ha scritto alla ministra dell'Interno Lamorgese per
segnarle il rischio di possibili disordini e violenze.
Come riporta l'edizione locale del Resto del Carlino, il
mercato ittico all'ingrosso di via Sinistra del Porto continua a
rimanere chiuso vista la totale assenza di pesce da battere
all'asta. Il mercato coperto di via Castelfidardo, invece è
aperto, ma funziona a ritmo molto più ridotto del solito. Ieri
erano aperti una quindicina di banchi sui cinquanta abituali.
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