L'Antoniano ha dedicato la
giornata di oggi, in occasione della Festa Europea della Musica,
ai bambini che hanno preso parte ai propri laboratori di
musicoterapia e ai corsi di musica: con le loro famiglie hanno
potuto assistere a spettacoli di danza, proiezioni e video. Al
centro Terapeutico dell'Antoniano, sorto nel 1981, la musica
infatti diventa uno strumento per aiutare i bambini disabili e
vittime di eventi traumatici, grazie anche alle canzoni dello
Zecchino d'Oro. In particolare, al Centro vengono presi in
carico pazienti in età evolutiva con disturbi neurologici,
dell'apprendimento e della sfera relazionale (come, ad esempio,
il mutismo selettivo) oppure bimbi vittime di eventi traumatici
(in fuga da conflitti e colpiti da trauma migratorio). Inoltre
le musicoterapeute Elena Romanelli e Marinella Maggiori si
occupano di disturbi pervasivi dello sviluppo (autismo), delle
sindromi genetiche rare e del lavoro con i neonati prematuri.
Tra le iniziative portate avanti il progetto "Rigoletto",
realizzato in collaborazione con l'Orchestra Senzaspine e in
continuità con il progetto "Don Giovanni", che ha coinvolto i
bambini al fine di rendere le due opere accessibili e fruibili
anche da spettatori con difficoltà. I piccoli pazienti sono
venuti a contatto, in modalità per loro accessibili, con la
storia, la musica, l'autore e l'epoca in cui è stata scritta
l'opera. Nell'ambito del progetto le opere liriche e, in
generale, le opere musicali sono state utilizzate per favorirne
lo sviluppo, la relazione, l'integrazione e l'inclusione,
"perché la musica - come sottolinea il direttore dell'Antoniano,
fra Giampaolo Cavalli - è per tutti un mezzo di unione e
condivisione al di là delle fragilità".
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