Il viaggio iniziato nel 2017 con
l'Inferno, proseguito con il Purgatorio nel 2019, si corona ora
con il Paradiso, ultima anta del trittico 'Chiamata pubblica per
la Divina Commedia' che Ravenna Festival ha commissionato a
Marco Martinelli ed Ermanna Montanari e che ora si completa
diventando itinerante e musicale: dal 24 giugno all'8 luglio
(tutti i giorni tranne il lunedì) si parte alle 20 dalla Tomba
di Dante fino a immergersi nel vivo vortice di anime ai Giardini
Pubblici davanti alla Loggetta Lombardesca. Con le musiche di
Luigi Ceccarelli, le luci di Fabio Sajiz, scene e costumi degli
allievi dell'Accademia di Brera, al centro di questa nuova
produzione del Festival, in collaborazione con Teatro delle
Albe/Ravenna Teatro e con il contributo straordinario del Comune
di Ravenna, c'è la parola "allegrezza", perché il Paradiso è la
cantica della gioia che si fa suono, danza, festa dionisiaca, un
inno alla carne trasfigurata, "tra la carne e il cielo," per
dirla con Pasolini. "Questo percorso dantesco rafforza una
visione che da decenni sorregge il nostro operare: il teatro
vive se sa farsi 'arte' nel dialogo con la vita e la città -
sottolineano Marco Martinelli ed Ermanna Montanari - Come il
poeta e cittadino Dante Alighieri sapeva, la politica e la
tensione alla bellezza sono le due facce della stessa
spiritualità. Nella Commedia, lo spettatore gioca un ruolo
preciso: è lui stesso Dante, il pellegrino che dal fondo della
selva oscura prima scende nelle viscere della terra, poi sale la
montagna del Purgatorio e si ritrova a scalare i cieli insieme a
Beatrice, fino alla visione beatifica del XXXIII canto. Per il
Paradiso abbiamo scelto alcune figure, da Piccarda Donati a
Giustiniano, da San Tommaso a Cacciaguida, San Pier Damiani, San
Pietro... L'ascesa spirituale di quell'uomo smarrito segna al
tempo stesso una metamorfosi dell'universo sonoro, dalle grida
infernali fino all'armonia delle sfere celesti, dove luce e
suono sono un'unica vertigine".
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