La Corte di assise di appello di Bologna ha confermato la condanna a 20 anni per Massimo Sebastiani, imputato per l'omicidio di Elisa Pomarelli, la giovane amica che nell'agosto del 2019 venne strangolata e il cui corpo fu nascosto dall'assassino sulle colline in provincia di Piacenza. I giudici hanno ridotto da 5 a 3 anni la misura di sicurezza della libertà vigilata (a fine pena), con concessione dell'attenuante del risarcimento in relazione alla soppressione di cadavere.
Il pg Massimiliano Rossi aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado, con concessione dell'attenuante e assenza della continuazione tra i reati. Sotto la Corte di Appello erano presenti attiviste di Non una di Meno, che per l'udienza aveva pubblicato un post su Fb: "Ha confessato. Non è psichiatrico. Ha preso 20 anni. Ne vuole meno. Quanto vale la vita di una donna?".
Sebastiani scomparve nel nulla insieme all'amica, di cui era innamorato. Man mano che passavano i giorni, però, i carabinieri avevano sempre più la certezza che la ragazza fosse stata uccisa, e che lui si stesse nascondendo tra i boschi. Ai primi di settembre venne catturato in un cascinale. La donna era stata strangolata nel pollaio della casa dello stesso Sebastiani dopo un litigio (lei era lesbica e lo aveva rifiutato) e il suo cadavere era stato abbandonato in mezzo ai boschi e gettato in un cumulo di vegetazione in fondo a una scarpata.
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