Con la proiezione di 'The last
waltz' di Martin Scorsese in piazza Maggiore a Bologna, film che
immortalò l'ultima apparizione dal vivo nel 1976 del gruppo The
Band, si è conclusa ieri sera la 36/a edizione del festival
della Cineteca 'Il Cinema Ritrovato', con un bilancio di 145mila
spettatori e un balzo in avanti rispetto ai 130mila
dell'edizione pre-Covid del 2019. Gli accreditati sono stati
4.230, provenienti da 55 Paesi di tutti i continenti, che hanno
dato una spinta ulteriore al giro di presenze internazionali,
ormai un tratto distintivo di Bologna. Il festival ha avuto il
suo cuore nella settimana dal 25 giugno al 3 luglio, quando
sette sale cittadine hanno proposto, da mattina a sera, diversi
programmi cinematografici che hanno attraversato 120 anni di
storia del cinema, dalle origini ai giorni nostri.
"Chi lavora con il cinema del passato ha sempre saputo che il
pubblico va conquistato: a queste realtà, come è appunto Il
Cinema Ritrovato, deve guardare e trarre ispirazione chi vuole
riportare il pubblico in sala oggi", ha detto Thierry Frémaux,
direttore del Festival di Cannes, in una conversazione con il
direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli. Le
serate in Piazza Maggiore hanno rappresentato i momenti più
partecipati (95mila spettatori in 22 serate), da quella in cui
Stefania Sandrelli ha presentato il restauro del 'Conformista'
di Bernardo Bertolucci a quella con Alice Rohrwacher e il suo
nuovo film 'Le pupille', girato a Bologna; dai cine-concerti con
l'Orchestra del Teatro Comunale per festeggiare i centenari di
'Nosferatu' di F.W. Murnau e 'Femmine folli' di Erich von
Stroheim alle serate con Wes Anderson (al festival per omaggiare
Peter Bogdanovich) e John Landis, sbarcato a Bologna con i suoi
'Blues Brothers' (e una piazza da 10mila spettatori) e 'Una
poltrona per due'. Sono stati invece 50mila gli spettatori in
nove giorni di festival nelle sale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA