Il documentario 'One Day One Day'
di Olmo Parenti, sul dramma dello sfruttamento e del caporalato,
ha vinto il Premio Cipputi 2022, ispirato al celebre operaio
disegnato da Altan e dedicato al cinema che racconta il mondo
del lavoro. Menzioni speciali sono state assegnate a 'E noi come
stronzi rimanemmo a guardare' di Pif, dedicato ai rider, e a 'Il
legionario' di Hleb Papou, storia di un poliziotto italiano di
colore.
Per il secondo anno consecutivo il premio - nato nel 1996 a
Torino e rivolto a opere cinematografiche con al centro il tema
del lavoro - è ospitato dalla Cineteca di Bologna nell'ambito
della manifestazione 'Sotto le stelle del cinema'. Due le serate
dedicate, il 14 e 15 luglio in Piazza Maggiore, in
collaborazione con Fiom-Cgil.
'One day one day', si legge nella motivazione del premio, è
"un film intenso, che non fa sconti e ci ricorda che in Italia
oltre 500mila immigrati, moderni schiavi, vivono senza documenti
e in condizioni di estrema precarietà: condizioni che tutta
l'Italia conosce, ma si gira dall'altra parte per non vederla.
Il valore del film sta proprio nella capacità del regista di
guardare negli occhi queste persone e far emergere la loro
umanità. Molti di loro cercano rifugio e lavoro nelle campagne
del nostro Paese, dove vengono impiegati per raccogliere il cibo
che acquistiamo poi nei supermercati. Il film mostra le vite di
queste persone dall'interno dei ghetti e delle baraccopoli
sparse nel nord della Puglia, gli unici luoghi disposti ad
accoglierli. Un giorno, forse, le cose andranno meglio. Forse".
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