"Le detenute della sezione femminile di Piacenza lamentano la sospensione dell'erogazione dei farmaci prescritti dagli stessi sanitari della struttura ad eccezione di quelli salvavita". A dirlo, chiedendo un incontro con i rappresentanti dell'assessorato regionale, è il Garante regionale dei detenuti Roberto Cavalieri, che nei giorni intorno a Ferragosto ha visitato le strutture penitenziarie di Parma, Reggio Emilia e Piacenza.
In particolare, la visita ha interessato le semisezioni e il centro clinico del reparto 41 bis a Parma, le sezioni transessuali, donne e uomini sia circondariale che reclusione a Reggio Emilia, oltre al reparto donne, uomini "sex offenders" e di osservazione psichiatria a Piacenza.
In aggiunta al problema sanitario a Piacenza, è stata rilevata una situazione di sovraffollamento a Parma e Reggio Emilia, "nell'ordine del 10%" (complessivamente nei tre istituti si trovano 1.374 detenuti di cui 625 stranieri e 28 donne). "Una situazione - ha continuato il garante - che non sempre consente alle amministrazioni penitenziare, nonostante l'impegno degli operatori attivi nelle strutture, di garantire servizi adeguati alle esigenze del periodo, anche per le condizioni di estrema povertà in cui versano molti detenuti come per numerosi senza fissa dimora e stranieri". In generale, nel periodo estivo si registra un incremento degli eventi critici, come osservato da Cavalieri.
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