Il Comune di Parma presenta la
mostra 'Goya-Grosz Il sonno della ragione', che apre al pubblico
dal 23 settembre al 13 gennaio. Un'esposizione sui due piani di
Palazzo Pigorini in cui i 'Caprichos' di Francisco Goya
dialogano con i disegni e i dipinti di George Grosz, due tra i
più grandi disegnatori di tutti i tempi.
Le loro opere, accomunate dalla satira sociale dirompente,
l'impegno politico, il rilievo morale e l'estrema innovazione
formale, rivelano la straordinaria abilità di due artisti capaci
di svelare profonde verità con pochi tratti d'inchiostro o
pennellate di colore, nonché l'estrema attualità della loro
poetica.
Francisco Goya y Lucientes (1746-1828) e George Grosz
(1893-1953) sono separati da 150 anni di storia, ma entrambi
decidono di indagare la realtà del loro tempo, innovando l'arte:
i Capricci di Goya possono essere considerati un prodromo della
modernità, in cui l'artista dà libero sfogo alla
rappresentazione della propria condizione e allo stesso tempo
dei propri incubi. Grosz è uno degli epigoni più evidenti del
maestro spagnolo, anche per essere stato considerato a lungo,
come Goya, un caricaturista. Ma la caricatura è l'unico modo per
questi artisti di descrivere il "mostruoso verosimile", un mondo
difforme e alla rovescia, rendendo interiore ciò che è esteriore
e spostando sopra ciò che è sotto: un capovolgimento
carnevalesco della realtà in cui satira e dramma convivono.
L'idea della mostra nasce nel 2019 e oggi risulta quanto mai
attuale: "L'attualità ha proiettato una luce diversa su ciascuna
delle opere esposte e sulla mostra - affermano i curatori Didi
Bozzini e Ralph Jentsch - Le incisioni di Goya e i dipinti di
Grosz non ci parlano di una storia antica, ma di quella che
stiamo vivendo quotidianamente. Il sonno della ragione e i
mostri che esso produce sono sempre gli stessi, a Madrid nel
1799 come a Berlino negli anni '20 o nell'intero Occidente
oggi".
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