I reati informatici in generale sono in forte aumento, ma a preoccupare negli ultimi tempi sono in particolare le truffe legate al trading online: 170 i casi trattati in Emilia-Romagna dalla polizia nei primi otto mesi del 2022, con perdite, per le vittime, di cinque milioni. Il dato è stato diffuso da Alessandra Belardini, nuovo dirigente del compartimento Polizia postale e delle comunicazioni per l'Emilia-Romagna.
"Ci allarmano questi investimenti sfrenati da parte di persone inconsapevoli, soprattutto perché le vittime talvolta perdono in pochi giorni i risparmi di una vita", ha detto Belardini, spiegando che bisogna stare con gli occhi aperti e informarsi bene prima di buttarsi su investimenti che promettono in breve tempo guadagni straordinari. I finti broker contattano le vittime, in prevalenza persone over 65, con banner sui social o al telefono. Secondo gli investigatori, all'inizio fanno investire piccole somme come 200-300 euro, indirizzando il malcapitato su portali che fanno credere di stare guadagnando.
Dopo qualche tempo la vittima viene invitata ad aumentare gli investimenti ma, appena chiede di monetizzare parte dei guadagni, viene disincentivata a farlo con varie scuse e, se insiste, il finto broker sparisce.
"Ogni giorno riceviamo denunce di casalinghe, pensionati, artigiani che hanno perso denaro in questo modo - ha aggiunto - per un totale di 500mila euro di perdite solo nell'ultima settimana a Bologna". Il suggerimento è a verificare sul portale della Consob che l'intermediario o la società sia regolarmente registrato e non sia oggetto di 'alert' da parte di autorità di vigilanza, a cercare informazioni e recensioni anche sul web da parte di altri utenti. La Polizia, inoltre, mette a disposizione il commissariato online al quale i cittadini possono chiedere anche via mail chiarimenti in caso di dubbi. Se si cade in una truffa, l'invito è sempre a fare denuncia.
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