Dopo l'appuntamento dedicato alla
musica da camera con il celebre violoncellista lettone Misha
Maisky e quello dedicato all'organo con Andrea Macinanti e i
giovani strumentisti dell'Orchestra Senzaspine, per il neonato
Festival Respighi di Bologna è arrivato il momento di ospitare
il complesso sinfonico regionale della Filarmonica Arturo
Toscanini. Il 20 settembre, infatti, la formazione parmigiana
torna a Bologna, alle 20,30 al Teatro Duse, con la bacchetta
dell'ucraino Sasha Yankevych, premiato all'XIa edizione del
Concorso internazionale per direzione d'orchestra "Arturo
Toscanini". Tutta dedicato alla danza, la locandina della
serata mostra in apertura la Terza Suite delle Antiche arie e
danze per liuto di Ottorino Respighi, un brano che attinge dal
ricco e immenso repertorio italiano, fatto di semplici linee che
in qualche caso formano complessi intrecci contrappuntistici, da
lui ricolorati e trasformati in pezzi incantevoli. In
particolare, la Terza Suite del 1931 è formata dalla
trascrizione per archi di tre brani per liuto del Cinquecento e
uno del Seicento, che Respighi fa specchiare nel mondo del XX
secolo. Subito dopo tocca a Maurice Ravel e al suo Le Tombeau de
Couperin, partitura che il compositore francese concepì dopo la
sua dimissione dall'ospedale militare nel 1917, in piena guerra
mondiale. Le scene terribili a cui aveva assistito lo portarono
a dedicare ogni movimento a un amico e compagno di servizio
ucciso. Il brano, nato originariamente per pianoforte, venne
successivamente trascritto per orchestra dallo stesso Ravel. Un
autentico gioiello è poi la Suite N. 2 di Bach, con la famosa
Badinerie (irresistibile pezzo per flauto solista, in questa
occasione quello di Marco Zoni) proposta in questo programma
nella rivisitazione effettuata da Mahler e da lui stesso
eseguita nel 1909, uno dei moltissimi concerti diretti alla
Carnegie Hall quando il compositore boemo era a capo della New
York Philharmonic Orchestra.
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