A Modena dal 22 al 25 settembre il
maggiore festival europeo sul giornalismo, con ospiti del
calibro del documentarista investigativo Mads Brugger o del
regista ucraino Sergei Loznitsa, Avi Mograbi e Paolo Nori. Si
chiama 'Dig' che oltre a richiamare il verbo inglese 'scavare'
sta per 'documentari', 'inchieste', 'giornalismi'. L'ottava
edizione, che propone 70 eventi, è stata presentata questa
mattina proprio nella città emiliana. I temi al centro saranno
quelli dei conflitti, della propaganda, delle grandi crisi
contemporanee e dell'autoritarismo tecnologico. Il via giovedì
con l'inaugurazione della mostra personale della disegnatrice
Gabriella Giandelli, poi 'incubi di pace', lectio inaugurale di
Maria Nadotti. L'edizione di quest'anno è dedicata alla memoria
di Matteo Scanni, a lungo direttore della scuola di giornalismo
dell'Università Cattolica di Milano, e al suo 'stay gold' (resta
d'oro), ovvero l'invito con cui amava spronare i giovani
giornalisti a rimanere incorruttibili. Nelle sale del cinema
Astra di Modena proiettati da mattina e sera i film finalisti
nelle cinque categorie di Dig Awards, concorso che quest'anno ha
attirato oltre 400 opere provenienti da tutto il mondo.
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