Oltre ottanta appuntamenti in
sette mesi, da ottobre ad aprile, al Torrione San Giovanni, per
'Ferrara in jazz', 24/a edizione della manifestazione promossa
con il sostegno del Ministero della cultura, della Regione
Emilia-Romagna e del Comune di Ferrara.
La prima parte della stagione, tre serate la settimana fino a
dicembre vuole offrire, è stato detto, "un autentico viaggio
musicale intorno al mondo che spazia tra tradizione e attualità
con l'intento di promuovere la conoscenza ed i valori che
contraddistinguono un linguaggio musicale sempre più trasversale
e in continua evoluzione".
Nei quaranta concerti, molti anche in modalità streaming,
saranno in cartellone oltre cento artisti, italiani (tra cui
Roberto Gatto, Fabrizio Bosso, Rosario Giuliani, Pietro Tonolo)
e stranieri (come Billy Hart, Mark Turner, Larry Grenadier,
Florian Arbenz, Joe Locke, Kevin Hays, Aaron Parks, Joel Ross,
Joe Chambers, Dave Kikoski, Mary Halvorson, Ethan Iverson,
Nduduzo Makhathini e Edmar Castaneda).
Da citare un'icona del jazz come il batterista Billy Hart (in
quartetto il 4 ottobre e poi in trio il 12 novembre), il
sassofonista russo Alex Sipiagin, poi Rosario Giuliani 'in
Connection', ottimo quartetto in cui il sassofonista sarà
affiancato dal trombettista Fabrizio Bosso, con Alberto Gurrisi
organo e Marco Valeri batteria. Oltre al trio di New York
Thumbscrew (Mary Halvorson, Michael Formanek e Thomas Fujiwara),
previsti anche Good Vibes, il nuovo progetto dell'apprezzato
vibrafonista Joel Ross reduce da un nuovo disco inciso per la
Blue Note, 'Return from the stars', il nuovo gruppo del
sassofonista Mark Turner, il quartetto Passport con Joe Chambers
e Jorge Rossy (batteria e vibrafono), il pianista Aaron Parks &
Little Big.
Oltre al pianista Dave Kikoski, in cartellone anche il
pianista sudafricano Nduduzo Makhathini, astro nascente
applaudito dalla critica per i dischi incisi per la Blue Note.
Ricca l'attività didattica in collaborazione con il
Conservatorio.
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