Palazzo Fava, nel cuore di
Bologna, riapre il 29 settembre con due mostre, visitabili fino
al 27 novembre, dedicate al tema della luce nell'arte: 'Fiat
Lux', 45 opere tra dipinti, sculture e installazioni di artisti
quali Lucio Fontana, Piero Pizzi Cannella, Galileo Chini,
Elisabetta Sirani, Johan Carl Loth, Gianluigi Toccafondo,
Fabrizio Corneli, provenienti dalle collezioni d'arte della
Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, in un percorso che
indaga la dialettica tra luce e ombra; 'Giambattista Piazzetta.
L'ingegnoso contrasto dei lumi', omaggio a uno dei pittori più
originali del Settecento veneziano attraverso le numerose
incisioni coeve e postume che delle sue opere vennero
realizzate.
Al Piano nobile 'Fiat Lux' propone opere, molte visibili per
la prima volta, tra dipinti, sculture e installazioni, dal XV
secolo ai giorni nostri, un'operazione che, nelle intenzioni dei
curatori, si pone in scia con la valorizzazione dei patrimoni
artistici presenti nei depositi di molti musei italiani e
internazionali per renderli pienamente accessibili al pubblico.
Arricchiscono il percorso espositivo alcuni brani letterari e QR
Code che rimandano a estratti di film, documentari e podcast
radiofonici legati al tema di mostra "per allargare la
possibilità di fruizione e costruire rimandi e suggestioni".
Al secondo piano l'omaggio a Giambattista Piazzetta intende
celebrare il suo legame con Bologna e con l'Accademia
Clementina, dalla quale fu nominato Accademico d'Onore, e gli
intensi e proficui rapporti culturali e artistici esistenti tra
le due città nel secolo dei Lumi, oltre che riscoprire il
fascino dell'arte dell'incisione, arte per eccellenza del
contrasto tra il nero dell'inchiostro nei solchi della matrice
in rame e il bianco abbagliante del foglio. Tra le opere in
mostra le incisioni di grandi maestri come Canaletto, Bernardo
Bellotto, Salvator Rosa e Francisco Goya - di cui sono presenti
alcuni Caprichos - e la Sibilla Samia del Guercino, dipinto ad
olio dalla Collezione d'Arte e di Storia della Fondazione.
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