/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

A Parma Gatti dirige i Quattro pezzi sacri al Festival Verdi

A Parma Gatti dirige i Quattro pezzi sacri al Festival Verdi

Il 15 /10al Teatro Regio Assieme a pagine wagneriane

PARMA, 13 ottobre 2022, 11:19

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Daniele Gatti torna a dirigere al Festival Verdi: dopo il caloroso successo dello scorso anno con la Messa da Requiem, il maestro milanese il 15 ottobre sarà al Teatro Regio di Parma alla guida dei suoi nuovi complessi artistici del Maggio Musicale Fiorentino per i Quattro pezzi sacri di Giuseppe Verdi affiancati a brani strumentali dal Parsifal di Richard Wagner.
    "Avevo già in programma a Firenze i Quattro pezzi sacri - racconta Daniele Gatti - e mi chiedevo cosa fosse più opportuno accostarvi: con il Quartetto, l'unico lavoro strumentale di Verdi, sarebbe venuto a mancare il legame con il religioso. Ho ritenuto interessante, invece, riproporre il dualismo Verdi-Wagner, declinato questa volta attorno al tema del sacro, pescando dalle musiche strumentali da Parsifal". Composti separatamente nell'arco di un decennio, eseguiti per la prima volta nell'aprile 1898 senza l'Ave Maria, i Quattro pezzi sacri (Stabat Mater, Laudi alla Vergine Maria e Te Deum gli altri tre) costituiscono il testamento spirituale di un uomo che, nonostante le posizioni convintamente anticlericali e uno spirito razionale poco incline al misticismo, non si è mai tirato indietro, a partire dalla produzione operistica, di fronte alla necessità di misurarsi con la dimensione trascendente della natura umana.
    "Non mi sento di esprimere opinioni sulla fede di Verdi: penso che sia un tema troppo delicato e che riguarda la sfera intima di un essere umano, allora come oggi. - continua Daniele Gatti - Certo, esistono lettere nelle quali la moglie Giuseppina si lamenta per la scarsa devozione del suo Verdi, ma ritengo, tuttavia, a rischio di apparire semplicistico, che gli uomini di genio, le personalità dotate di doni particolari, devono per forza aver sviluppato una fede in qualcosa, magari in forme per loro stessi difficili da comprendere".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza