/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Omicidio Chiara: in cella killer simula 'finto delitto'

Omicidio Chiara: in cella killer simula 'finto delitto'

Dopo l'assassinio, per i giudici dimostra l'assenza di empatia

BOLOGNA, 14 ottobre 2022, 15:45

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Mentre si trovava nel carcere minorile di Bologna in attesa del processo per l'omicidio di Chiara Gualzetti, ha simulato per scherzo un altro omicidio, insieme a un compagno di cella: ha sporcato ovunque con il ketchup, facendo finta "di essere impazzito di nuovo", come ha riferito. Lo si apprende dalla motivazione della condanna a 16 anni e quattro mesi per il ragazzo che il 27 giugno 2021 ha ucciso la quindicenne a Monteveglio, nel Bolognese. Anche da questo comportamento successivo al delitto, per il tribunale dei Minori, si evince "l'assenza "di empatia e senso di colpa" del giovane killer.
    Lo stesso, secondo il giudice, si può dire del video pubblicato sui social dal carcere dove il giovane imputato si riprende con le dita in segno di vittoria e la scritta 'killer' in primo piano. Comportamenti che secondo il tribunale "denotano la totale assenza della benché minima considerazione per la vittima e per la tragedia e dimostrano ancora una volta il compiacimento narcisistico che si è manifestato anche in udienza" quando, riferendo di questi fatti, ha parlato della simulazione "con espressione sorridente".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza