Sette milioni a disposizione di Comuni e Unioni di Comuni dell'Emilia-Romagna per abbattere le liste di attesa creando nuovi posti nei nidi e nei piccoli gruppi educativi. E per far fronte all'aumento della domanda.
Con un contributo previsto per ciascun nuovo posto attivato nell'anno educativo 2022/23 di 4.500 euro annui.
Una misura straordinaria e sperimentale, finanziata con risorse del Programma europeo Fse+, che la Giunta regionale dell'Emilia-Romagna ha voluto per sostenere la più ampia partecipazione dei bambini e delle bambine al sistema dei servizi per la prima infanzia. Il provvedimento, approvato con una delibera, si aggiunge a quello attivo da anni "Al nido con la Regione".
Sono stati destinati a Comuni e Unioni rispettivamente 7 milioni 250mila euro per il sostegno, la gestione e qualificazione del sistema dei servizi per la prima infanzia e 18 milioni e 250mila euro per la misura "Al nido con la Regione", in continuità con gli scorsi anni, per abbattere le rette di frequenza; a queste risorse si affiancano poi gli oltre 28 milioni del Fondo nazionale, ripartiti tra i Comuni e le Unioni dei Comuni dell'Emilia-Romagna per sostenere il sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni.
Il nuovo provvedimento è stato adottato poiché nell'anno educativo 2022/2023 in Emilia-Romagna è aumentata la domanda per questi servizi e il numero di bambini in lista d'attesa, anche in contesti in cui il tasso di copertura è superiore al 33% della popolazione target, compresa tra i 3 e i 36 mesi.
"I 7 milioni di fondi europei di questa misura straordinaria - sottolinea la vicepresidente con delega al Welfare, Elly Schlein - portano le risorse stanziate quest'anno per il sistema integrato di educazione 0-6 anni a una cifra senza precedenti: oltre 60 milioni e 500 mila euro".
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