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Al Galli di Rimini Le Presbytère col Béjart Ballet Lausann

Al Galli di Rimini Le Presbytère col Béjart Ballet Lausann

Il 22 ottobre lo storico balletto nato assieme a Gianni Versace

RIMINI, 20 ottobre 2022, 13:52

Redazione ANSA

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Al Teatro Galli di Rimini torna la grande danza internazionale con il Béjart Ballet Lausanne in una creazione ormai storica, nata dal sodalizio tra il coreografo francese Maurice Béjart con lo stilista Gianni Versace, 'Le Presbytère n'a rien perdu de son charme, ni le jardin de son éclat'. Sabato 22 ottobre alle 21 (l'evento è già sold out) la compagnia di Losanna, diretta da Gil Roman dopo la scomparsa del grande maestro, propone un lavoro travolgente e struggente, sulle note di Mozart e dei successi dei Queen. Un balletto che si immerge con una vitalissima speranza negli imponderabili e sfuggenti territori al confine fra la vita e la morte, dedicato alla memoria di Jorge Donn, storico e amato danzatore di Béjart e di Freddie Mercury, icona universale dei Queen, entrambi uccisi dall'Aids a 45 anni. "Questo balletto - raccontava Maurice Béjart - lo vedo come un balletto gioioso, né sinistro né disfattista. Se non dico che è un balletto sulla morte, il pubblico non se ne accorgerà.
    Ispirato da Freddie Mercury e Jorge Donn, non sarà un balletto sull'Aids, ma su persone morte giovani. Metterò tra i brani dei Queen alcuni brani di Mozart al pianoforte, o brani strumentali, ma senza voce, perché tutti i brani dei Queen sono cantati.
    Anche Mozart è uno morto giovane, a trentacinque anni, dieci anni prima degli altri due. Lavoro su tutto questo, scavo più a fondo, brancolo, guardo le videocassette dei Queen, ascolto sistematicamente tutti i loro dischi, confronto diverse registrazioni dello stesso pezzo e ho un debole per le registrazioni dal vivo. Quando registrano in studio, sono più lenti, meno trascinati dal pubblico".
    I costumi dello spettacolo, per Béjart, dovevano essere semplici e colorati, per questo li fece disegnare a Gianni Versace. Iniziata nel 1984, la collaborazione tra i due artisti aveva già dato lustro ad una serie di balletti, tra cui Dionysos, Malraux, Chéreau-Mishima-Perón e Pyramide. "Mi piace lavorare con lui perché il suo entusiasmo e il suo fervore sono contagiosi".
   

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