"Vi stiamo bloccando perché il
flusso delle merci si deve bloccare". Con questo grido un maxi
corteo composto da migliaia di persone è uscito dalla
tangenziale di Bologna, tra l'uscita 6 e la 7, chiusa per
l'occasione, dopo avere sfilato lungo 4 km da piazza XX
settembre in protesta contro il Passante di Mezzo e per la
giustizia sociale e climatica allo slogan di "Insorgiamo".
Dopo essere giunti in tangenziale, promettendo nuovi blocchi
se il progetto del Passante non sarà fermato, i manifestanti
appartenenti a decine di collettivi e organizzazioni hanno fatto
il percorso inverso per poi sedersi, tutti insieme, su una via
Stalingrado gremita e bloccata al traffico. Dopo un concerto di
finale dei Pop X preceduto da fuochi d'artificio, il corteo si è
disperso dando appuntamento a un'altra grande manifestazione di
protesta il 5 novembre a Napoli, oltre che a domani, a Bologna
in piazza Scaravilli per il Festival No Passante.
Alcuni partecipanti hanno successivamente raggiunto via
Zamboni 38 per unirsi all'occupazione dell'Università di Bologna
che prosegue da ieri e dovrebbe terminare domenica. La protesta
è stata organizzata da
Fridays for Future Bologna, Collettivo di fabbrica Gkn, Rete
sovranità alimentare e Assemblea No Passante. Hanno aderito
anche il collettivo universitario Cua, i sindacati di base, e
diverse realtà per il clima e i diritti.
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