Regista teatrale e drammaturgo, condirettore del Teatro Stabile di Genova e docente al Dams di Bologna, Luigi Squarzina è stato una delle più importanti personalità della cultura italiana, restando in attività per oltre sessanta anni a partire dal 1947 fino alla morte avvenuta nel 2010. A cento anni dalla nascita, la sua città di origine, Lugo di Romagna, il 25 ottobre alle 20.30 gli rende omaggio al Teatro Rossini con la sua commedia 'Tre quarti di luna' interpretata dall'attore Massimo Popolizio.
L'omaggio avviene all'interno di una manifestazione musicale come il festival Rossini Open poiché Squarzina, al quale Lugo aveva conferito la cittadinanza onoraria, fu anche regista di opera lirica; tra i tanti titoli allestiti si ricorda 'Il barbiere di Siviglia' al Rossini Opera Festival. Lo spettacolo lughese ripropone uno dei testi più fortunati di Squarzina, 'Tre quarti di luna', sua seconda opera drammaturgica, scritta tra il 1949 e il 1952 e messa in scena per la prima volta al Teatro Valle di Roma nel 1953 con la regia di Vittorio Gassman, che era anche l'attore protagonista. Si tratta di una commedia aspra ma vera, con una denuncia precisa che narra la storia di un allievo, Enrico, di famiglia povera che per potere accedere all'Università ha bisogno di una borsa di studio che però non gli sarà assegnata perché il suo preside, il gentiliano Piana, stronca la tesina da lui scritta in quanto contraria ai principi e all'insegnamento dello stesso preside Piana. Perciò Enrico si suicida.
La sorella Elisa e il suo amico seminarista Mauro scoprono il motivo del suicidio e alla fine Mauro, per vendicare il suo amico, ingiustamente maltrattato, uccide il preside Piana. La commedia dunque, avendo in mente la riforma Gentile come nodo ideologico e morale del Novecento italiano, pone l'accento sulla necessità della libertà nel rapporto educativo da preconcetti ideologici e da faziosità e, per converso, sull'esigenza di autonomia culturale degli allievi. L'ingresso alla serata è libero, con prenotazione.
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