La diversità dei linguaggi
musicali è al centro della sesta edizione di Forlì Open Music,
il 5 e 6 novembre negli spazi di Area Sismica, all'insegna di
'Note al presente' con tre unici concerti con Kaja Draksler,
Chris Pitsiokos e A Trio, gli omaggi ai compositori James Erber
e Giancarlo Cardini, e tanti artisti tra cui i Sidera Sax
Quartet, Kaze, Sergio Sorrentino e Ljuba Bergamelli.
L'appuntamento di apertura, il 5 novembre alle 18.30, avrà
come protagonista Ljuba Bergamelli, soprano e performer che da
anni si dedica al repertorio contemporaneo, al teatro musicale e
al teatro-danza. A seguire, alle 19.15, i Sidera Saxophone
quartet (Gianpaolo Antongirolami sax soprano, Michele Selva sax
alto, Michele Bianchini sax tenore e Daniele Berdini sax
baritono) che eseguiranno 'Quadrangoli d'autunno' un'opera a
loro dedicata e scritta da Salvatore Sciarrino. Poi alle 20 sul
palco la pianista e compositrice slovena Kaja Draksler, che
unisce alla composizione scritta l'improvvisazione libera. Alle
21 previsto Chris Pitsiokos, trentaduenne sassofonista
compositore e improvvisatore di Brooklyn. Finale con A Trio, il
primo gruppo libanese di improvvisazione libera.
Il 6 novembre apertura alle 17 con Sergio Sorrentino,
chitarrista classico ed elettrico, che si dedica alla diffusione
del repertorio contemporaneo per chitarra, che vanta
collaborazioni con artisti di primo piano come Gavin Bryars. A
seguire il primo dei due omaggi in cartellone, James Erber
Hommage, con Antonella Bini al flauto e Michele Selva e
Giampaolo Antongirolami al sax. Appartenente alla cosiddetta
scuola della "New Complexity", il lavoro di Erber riflette una
vasta gamma di interessi, tra cui la musica rinascimentale e
barocca, la musica del Sud-Est asiatico, il jazz, il blues, la
filosofia medievale e rinascimentale. A seguire Emanuele
Torquati al pianoforte con un omaggio a Giancarlo Cardini
(1940-2022), pianista, compositore, animatore e organizzatore
musicale toscano, figura di primo piano nella musica colta
contemporanea italiana, scomparso lo scorso luglio. Concerto
finale, alle 19, con i Kaze, quartetto franco-giapponese
formatosi nel 2010, caratterizzato da un profondo interesse per
la sperimentazione sonora.
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