Fili di seta e microelementi magnetici insieme per creare le fibre del futuro. L'idea nasce dalla collaborazione tra il dipartimento di Fisica e scienza della terra dell'Università di Ferrara e l'Università di Trento, e potrebbe portare importanti innovazioni nel campo dell'elettronica e della medicina.
"La seta è un biopolimero prodotto dai bachi da seta o dai ragni. Se la seta di baco è usata per la realizzazione di tessuti di particolare valore e bellezza, quella di ragno non viene impiegata nell'industria tessile. Tuttavia, la seta di ragno gode di eccezionali proprietà meccaniche, ancora più di quella di baco, e di biocompatibilità", spiega il dottor Federico Spizzo dell'Università di Ferrara.
"La sinergia tra Unitrento e Unife ha portato alla creazione di materiali innovativi che, combinando le ottime prestazioni della seta con la funzionalità magnetica, possono essere utilmente impiegati in campo biomedicale, elettronico e della sensoristica", aggiunge la professoressa Lucia Del Bianco dell'Università di Ferrara.
Il team di ricerca ha messo a punto fili di seta prodotti naturalmente da un particolare tipo di ragno (Cupiennius salei) rivestiti da uno strato di una lega di Ferro e Cobalto (FeCo), metallica e magnetica. "Si è così ottenuto un filo estremamente flessibile e robusto che, grazie al rivestimento di FeCo, risulta essere elettricamente conduttivo, può essere manipolato mediante un campo magnetico applicato esternamente (attuazione magnetica) e può essere usato come sensore di stress meccanici, in virtù di una particolare proprietà della lega FeCo nota come magnetostrizione. Si tratta di una prova di principio per la creazione di un materiale con enormi potenzialità, ad esempio per l'avveniristico settore della robotica" spiega Spizzo di Unife. Realizzata una pellicola sottile di seta in cui sono incorporate nanoparticelle magnetiche di ossido di ferro (magnetite). Il materiale è altamente biocompatibile ed è stato creato per applicazioni nel campo della medicina rigenerativa.
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