Sono volontari a tutti gli effetti e girano sempre in coppia, con il loro conduttore. Si tratta dei cani delle Unità cinofile da soccorso (Ucs) che, assieme ai rispettivi accompagnatori, rappresentano una delle realtà specializzate del sistema di Protezione civile, pronte a intervenire in caso di ricerca di persone disperse in superficie. In Emilia-Romagna sono 53 le nuove unità abilitate - su 112 candidate - al termine della sessione di prove organizzata nei giorni scorsi dall'Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile nella tenuta boschiva di Montebello a Modigliana (Forlì-Cesena), il centro dedicato alla formazione e all'addestramento del volontariato di Protezione vivile.
"Salgono così in totale a 177 le Unità cinofile di soccorso presenti in Emilia-Romagna: fanno capo a 44 associazioni di volontariato - ha spiegato Irene Priolo, vicepresidente della Giunta regionale con delega alla Protezione civile -. I nuovi ingressi hanno superato una selezione accurata, preparata affrontando un intenso periodo di addestramento. Ora possono intervenire a tutti gli effetti quando le Prefetture richiedono il loro supporto nelle attività di ricerca, affiancando le altre strutture operative come vigili del fuoco, forze dell'ordine, soccorso alpino. Un aiuto prezioso - ha concluso Priolo - che spesso si rivela determinante per la buona riuscita delle operazioni di soccorso".
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