Debutta a Bologna, all'Auditorium Manzoni il 29 gennaio alle 20,30, il nuovo tour italiano dei Solisti Aquilani, una delle orchestre da camera italiane più longeve e apprezzate nel panorama internazionale.
Con loro il
violinista franco-algerino Gilles Apap, "il musicista del XXI
secolo", secondo una definizione del celeberrimo Yehudi Menuhin.
Il pubblico potrà assistere ad un programma caleidoscopico,
dove il divertimento, quello di Fritz Kreisler, si alterna al
giovanile Concerto in re minore di Mendelssohn: "Amo il Concerto
in re minore di Mendelssohn, - dichiara Apap - fu il primo che
scrisse e lo fece a tredici anni.
Per me è un lavoro
sbalorditivo. E poi suonerò anche un tipo di musica diverso,
perché voglio che le persone abbiano una mente aperta di fronte
ad un concerto così eclettico".
Infatti le musiche popolari bulgare e irlandesi, con il
violino protagonista, si inseriranno tra una Berceuse di Fauré e
il Concerto per archi di Rota. E poi le struggenti canzoni
country di Bill Monroe a giocare con i ricordi centroeuropei di
Enescu e con il sound "manouche" di Jo Privat, in un giro del
mondo che esalta la felicità della musica. Parlando della
collaborazione con I Solisti Aquilani, Apap aggiunge: "Suonare
con questo ensemble è un piacere perché sin da piccolo ho sempre
amato l'Italia, anche se purtroppo ci suono raramente. Come sa
chi mi conosce, amo suonare diversi tipi di musica e uso sempre
linguaggi diversi attraverso. E vedo che I Solisti Aquilani sono
molto curiosi di quello che faccio con il fraseggio, la
dinamica, il ritmo, insomma, con tutto! Mi piace molto
condividere questa conoscenza con colleghi come loro".
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