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Quartetto di jazz manouche per il Bologna Festival

Quartetto di jazz manouche per il Bologna Festival

Domani nel chiostro della Basilica di Santo Stefano

BOLOGNA, 01 luglio 2024, 12:59

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La rassegna di concerti sotto le stelle di Bologna Festival, Talenti, prosegue il 2 luglio alle 21 nel chiostro della Basilica di Santo Stefano, con il concerto "Parigi anni Trenta. Django Reinhardt e dintorni" che vede impegnati quattro musicisti accomunati dalla passione per il jazz manouche: Duved Dunayevsky, chitarrista francese che di Django sembra la "reincarnazione"; Federico Zaltron, violinista, improvvisatore, arrangiatore e compositore italiano che vive tra Berlino e Parigi; Francesco Greppi alla chitarra e Martino De Franceschi al contrabbasso, musicisti che frequentano da anni la scena jazz internazionale.
    In programma composizioni di Django Reinhardt e canzoni dal repertorio da ballo nord americano degli anni '20 e '30. Lo chiamano gipsy-jazz o jazz manouche ed è la fusione "a caldo" della musica gitana con il jazz nero. Lo ha inventato un uomo diventato leggenda, Django Reinhardt: chitarrista di origine sinti, figlio di nomadi gitani, menomato alla mano sinistra a causa di un incendio che ha distrutto la sua roulotte. La sua musica, originale e irripetibile, rivive in questo appuntamento proposto da Bologna Festival.
   

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