Quando arriverà al Teatro Comunale
"Pavarotti-Freni" di Modena, l'11 novembre alle 20.30, il tour
italiano della Chamber Orchestra of Europe è a metà del suo
percorso che inizia il 9 al Teatro Civico di Rho, nel Milanese,
per trasferirsi il giorno seguente al Teatro Grande di Brescia,
e proseguire il 12 all'Auditorium del Lingotto di Torino per
terminare il 13 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine di Udine. Sul
podio uno dei collaboratori più assidui del celebre complesso
sinfonico, il direttore italo-inglese Sir Antonio Pappano
affiancato per il pezzo centrale dei cinque concerti dal
pianista Bertrand Chamayou.
Il programma differisce proprio nella parte dedicata al
pianoforte, mentre è comune per tutti gli altri brani. La
locandina mostra La création du monde di Darius Milhaud, un
balletto che il compositore francese scrisse fra il 1922 e il
1923 che andò in scena per la prima volta a Parigi poco dopo.
Pappano trasferisce poi l'Chamber Orchestra in America con le
Variazioni su I got Rhythm di George Gershwin composte tra il
1933 e il 1934 per pianoforte e orchestra e dedicate "con
affetto a mio fratello Ira", si legge sulla partitura; chiude il
programma il balletto Fancy Free di Leonard Bernstein, composto
nel 1944 e presentato per la prima volta dal Ballet Theatre con
la coreografia di Jerome Robbins il 18 aprile 1944 alla
Metropolitan Opera House di New York.
Il quarantatreenne pianista francese Bertrand Chamayou ha
scelto invece due differenti brani per questa sua collaborazione
con la Chamber Orchestra of Europe, il Concerto in sol maggiore
di Maurice Ravel e il Concerto N. 2 in sol minore di Camille
Saint-Saens, con il primo proposto nelle tappe di Rho e Torino.
Cinque serate di grande attesa per il prestigio che nel tempo la
Chamber Orchestra of Europe, fondata da Claudio Abbado agli
inizi degli anni '80, ha saputo conquistarsi, e poi per la
presenza di Antonio Pappano, uno dei più acclamati musicisti
della scena internazionale, dal 2005 al 2023 Direttore Musicale
dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dallo
stesso anno della London Symphony Orchestra.
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