Il rischio di una nuova ondata di
proteste sociali dopo le mobilitazioni dei gilet gialli
intimorisce la Francia di Emmanuel Macron. Oggi, il presidente
riunisce all'Eliseo il primo ministro Edouard Philippe, nonché
quattro ministri e responsabili della maggioranza in vista della
giornata di manifestazioni e di scioperi in tutto il Paese
contro l'annunciata riforma delle pensioni indetta per il 5
dicembre. La colazione di lavoro insieme al presidente ha come
obiettivo di "allineare tutte le componenti della maggioranza"
su questo dossier potenzialmente esplosivo.
Intanto, dopo diversi appelli ad uscire dall'"ambiguità" sui
contenuti della riforma previdenziale, il governo ha deciso di
accelerare il calendario, promettendo alcuni "annunci" in
materia entro metà dicembre. Nel tentativo di placare la
sfiducia suscitata dalla riforma delle pensioni, i cui contenuti
restano ancora vaghissimi, anche il premier Philippe riceverà
per un'ultima volta, prima degli scioperi riconducibili del 5
dicembre, le organizzazioni sindacali e imprenditoriali.
Secondo un sondaggio realizzato dall'istituto Vivavoice per
Libération - 64% dei francesi ritiene che Macron non comprenda
la realtà delle difficoltà sociali che attraversa il Paese.
(ANSA)
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