La Commissione europea sta
vagliando l'ipotesi di un'etichetta che indichi l'origine della
carne presente nei piatti pronti, come le lasagne. "La
riflessione è in corso" ha confermato oggi Enrico Brivio,
portavoce del commissario europeo alla Salute, Vytenis
Andriukaitis.
"Si tratta di una questione complessa e la Commissione
europea darà il suo parere nelle prossime settimane" ha
sottolineato Brivio. La cautela dell'esecutivo Ue appare legata
soprattutto al problema della valutazione dei costi
dell'operazione per le imprese, che poi andrebbero a ricadere
sui consumatori.
"Abbiamo visto uno studio - ha spiegato il portavoce della
Commissione europea - in cui emerge che i consumatori vorrebbero
avere questa etichetta, ma allo stesso tempo non pagare un costo
aggiuntivo". Invece "uno studio d'impatto sembra mostrare che se
vogliamo avere l'etichetta dobbiamo anche pagare di più" ha
aggiunto Brivio.
La proposta del nuovo obbligo è arrivata dall'Europarlamento
lo scorso febbraio, dopo lo scandalo della 'lasagna alla carne
di cavallo' del 2013. L'Assemblea di Strasburgo si è fatta
portavoce dell'appello di nove consumatori su dieci, decisi a
sapere da dove arriva quello che hanno nel piatto. (ANSA)
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