Un piano di recupero di 15 anni
per salvare il pesce spada nel Mediterraneo. E' quanto chiedono
gli eurodeputati della Commissione pesca, che hanno dato l'ok
alla trasposizione nel diritto Ue delle raccomandazioni del 2016
della Commissione Internazionale per la Conservazione del Tonno
Atlantico (Iccat) sul pesce spada nel mare nostrum.
Il piano prevede autorizzazioni a pescherecci specializzati
nella pesca allo spada con registro delle catture, quote
nazionali da distribuire con priorità alla pesca artigianale e
tradizionale, osservatori scientifici a bordo di almeno il 10%
dei battelli. Altre misure previste dall'Iccat, come il
contingente (10.500 tonnellate), il periodo di fermo pesca (da
gennaio a marzo) e la deroga all'obbligo di sbarco erano già
state integrate nella legislazione Ue in una fase precedente.
Soddisfatto il relatore della proposta, Marco Affronte, per
"le quote riservate ai piccoli pescatori" e "l'introduzione di
una serie di controlli a bordo che dovrebbe garantire una
corretta applicazione della normativa". Il rapporto dovrebbe
essere votato dalla plenaria di Strasburgo nel marzo
2019.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA