Stop della commissione Ambiente
del Parlamento europeo alla proposta avanzata dalla Commissione
Ue sul ''materiale riproduttivo vegetale'', che comprende temi
come la commercializzazione delle sementi e del materiale da
propagazione. ''Abbiamo dato un chiaro segnale di voler
garantire la sicurezza dell'agricoltura europea e il commercio
internazionale dei semi, ma non a discapito della biodiversità e
della libertà dei piccoli coltivatori di crescere e utilizzare
le proprie sementi'', ha affermato l'eurodeputato del Pd Andrea
Zanoni, commentando l'approvazione a larga maggioranza (46 a
favore e 4 contro) di un parere destinato alla commissione
Agricoltura.
''L'approccio proposto, basato su un unico modello per tutti,
non soddisfa né i diversi requisiti dall'ampia varietà di
materiale riproduttivo vegetale né le esigenze degli operatori,
dei consumatori e delle autorità competenti'', ha osservato
Zanoni, secondo cui ''si rischia non solo di proibire il libero
scambio di semi, ma di appesantire l'intera filiera da oneri
amministrativi ed economici''.
A inizio settimana il presidente della commissione
Agricoltura, Paolo De Castro (Pd), aveva già annunciato il
probabile rigetto della proposta dell'esecutivo Ue. Il testo di
Bruxelles potrebbe creare ''un fardello amministrativo inutile
per gli agricoltori e limitare la scelta e la trasparenza per i
consumatori'', aveva spiegato De Castro. La commissione
Agricoltura confermerà ufficialmente la bocciatura della
proposta nella riunione dell'11 febbraio, una posizione che la
plenaria dell'Europarlamento dovrebbe approvare a metà marzo. Il
futuro del testo sul ''materiale riproduttivo vegetale''
dipenderà poi dalle posizioni che saranno assunte dal Consiglio
Ue e dalla Commissione europea. (ANSA)
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