BRUXELLES - "Contrariamente a quanto si legge in alcuni media, la Commissione Ue non sta pensando a una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia in merito alla presunta mancanza di registrazione delle impronte digitali dei richiedenti asilo": lo afferma il portavoce della commissaria agli affari interni, Cecilia Malmstrom smentendo quanto riportato stamattina dal quotidiano svedese Dagens Nyheter che ha pubblicato un'intervista alla Malmstrom, lasciando intendere la volontà di Bruxelles di aprire una procedura contro l'Italia.
Il quotidiano svedese Dagens Nyheter riporta le parole della Malmstrom che spiega come l'impressione della Commissione sia che l'Italia e una parte di altri Stati membri non spieghino in modo sufficientemente chiaro che per richiedere asilo occorre lasciare le impronte. E quindi non escludendo - secondo quanto deduce il giornale - di aprire una procedura contro Roma.
"La Commissione, come è suo compito, sta analizzando la questione dato che alcuni Stati membri hanno sollevato preoccupazioni in merito, ma senza prendere nessuna iniziativa ufficiale", precisa Michele Cercone, portavoce della commissaria. Quindi, al momento non c'è nessuna ipotesi di procedere contro l'Italia: "Le interpretazioni relative a eventuali procedure di infrazione derivano da una errata interpretazione di quanto affermato dalla commissaria Malmstrom in un'intervista", conclude il portavoce.
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