BRUXELLES - La Commissione europea denuncia la nuova tassa sui media decisa dal governo ungherese come una minaccia al pluralismo e contraria alle norme e ai valori europei. "La libertà di stampa è minacciata in Ungheria", ha tuonato il Commissario europeo per l'Agenda digitale, Neelie Kroes, in un articolo pubblicato sul suo blog e ripreso dal Nepszabadsag, il quotidiano ungherese considerato di centro sinistra. La nuova imposta ungherese, bollata dai media locali come il tentativo di controllo da parte del governo dell'intero settore, è in linea con una serie di misure fiscali molto pesanti su settori economici, spesso dominati da società estere.
"Questa nuova tassa è stata approvata in Parlamento senza un adeguato dibattito e senza alcuna consultazione, Infatti - ha aggiunto Kroes - colpisce in modo sproporzionato un unico media, la RTL", cioè il RTL Group Lussemburgo, il primo gruppo di media audiovisivi europeo secondo cui questa tassa aumenterebbe il proprio carico fiscale di circa 15 milioni di euro l'anno, che corrisponde al margine operativo lordo che tutto il gruppo realizza in Ungheria, su un fatturato di 100 milioni. RTL detiene in questo paese l' 80% della società Magyar RTL Rt Televízió.
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