BRUXELLES - Rispetto della privacy e sicurezza dei pazienti, un quadro legale chiaro e una maggior certezza del taglio dei costi per la sanità. Questi sono gli elementi chiave necessari per lo sviluppo e la diffusione delle 'app' sanitarie in Europa, secondo quanto emerge dai risultati della consultazione pubblica condotta dalla Commissione Ue e pubblicata oggi. In base alle risposte di circa 200 partecipanti alla consultazione sulle applicazione sanitarie mobili ('mHealth'), la protezione dei dati personali emerge come preoccupazione principale. Si richiedono quindi misure che garantiscono la riservatezza dei dati e costruiscono la fiducia degli utenti, oltre a strumenti come la crittografia dei dati e il rafforzamento delle misure di protezione già esistenti.
Serve inoltre un sistema di certificazione per aumentare la sicurezza del paziente e la trasparenza delle informazioni mediche. Queste, infatti, non sono ritenute sufficientemente regolate dal quadro giuridico europeo. Altro punto critico, il fatto che le 'app mHealth' sono raramente rimborsate dai sistemi sanitari nazionali. In Italia, per esempio, ne viene rimborsata una per la misurazione della glicemia per i diabetici. Ora la Commissione, nel corso del 2015, considererà varie iniziative legislative per lo sviluppo del settore che, secondo le previsioni degli esperti, potrebbe diventare uno dei mercati più grandi entro il 2018.
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