TORINO - Il dossier della Tav Torino-Lione è nelle mani dell'Unione Europea. L'ha consegnato oggi, a Bruxelles, Telt (Tunnel Euralpin Lyon Turin), la società responsabile della costruzione e della gestione della futura ferrovia ad alta velocità. Italia e Francia chiedono un contributo di 1,2 miliardi di euro, pari al 40% (il massimo previsto dalla Ue) degli oltre 3 miliardi che - stando alle previsioni - verranno spesi per realizzare la Tav fino al 2020, ultimo anno di questo periodo di sette anni di finanziamenti comunitari. E' partito così l'iter verso la decisione più attesa nella partita dei costi dell'infrastruttura: la decisione è attesa alla fine del prossimo giugno.
La prima tranche di lavori della nuova Torino-Lione, quella appunto fino al 2020, dovrebbe impiegare il 30% dell'importo totale, oggi stimato in 8,6 miliardi di euro, necessario per realizzare i 65 chilometri della sezione transnazionale della Tav, da Bussoleno (Torino) a Saint-Jean-de-Maurienne (in Francia).
Con i 3 miliardi saranno costruiti i primi lotti del 'tunnel di base' (che in totale sarà lungo 57 km) ed alcuni lavori agli imbocchi delle gallerie sul lato francese e su quello italiano. La Torino-Lione fa parte del blocco di grande opere che hanno chiesto il cofinanziamento europeo attraverso il Mie (Mecanisme pour per l'Interconnexion en Europe): le altre sono il tunnel del Brennero, il canale Senna Nord, ed il tunnel sottomarino tra le isole Lolland e Fehmarn, tra Danimarca e Germania.
Queste infrastrutture dovrebbero dividersi il grosso della fetta di 5,5 miliardi destinati ai trasporti nella torta da 29,3 miliardi che comprende anche i grandi progetti nell'energia e nelle telecomunicazioni. Le quattro opere principali dovrebbero avere a disposizione - secondo le previsioni - circa 4 miliardi di euro complessivi.
"Con la consegna del dossier - sottolinea Telt - si conclude l'intenso ciclo preparatorio alla fase esecutiva". I passaggi sono stati "l'approvazione del Cipe del progetto definitivo della tratta nazionale, l'assegnazione della gara per la certificazione dei costi, la nascita del nuovo soggetto promotore (Telt, ndr) e la firma del protocollo addizionale tra Italia e Francia".
Passi avanti decisivi, "risultati importantissimi che faranno da volano per le altre importanti opere che promuoviamo ad est di Milano, verso Milano e Trieste", commenta Bruno Rambaudi, vicepresidente di Transpadana, il comitato di Confindustria che promuove il sistema di corridoi ferroviari europei.
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