I negoziatori che saranno impegnati sino al 24, secondo quanto riferiscono fonti Ue, non si aspettano una "svolta" ma "un passo avanti incrementale verso un accordo", con "l'obiettivo politico di portare i negoziati il più avanti possibile entro quest'anno" con un'intensificazione delle attività nell'autunno.
Sul tavolo a New York ci saranno tutte le aree toccate dalle
trattative ad eccezione di servizi e sviluppo sostenibile,
mentre la maggior parte del lavoro si concentrerà in
particolare, riferiscono le fonti, sull'ambito regolamentatorio,
dalle auto ai farmaci ai dispositivi medici. Non sarà ugualmente
in agenda uno degli elementi più controversi del Ttip, la
clausola per la gestione delle dispute in materia di protezione
degli investimenti (Isds), ancora in stand-by per via della
consultazione in corso nell'Ue tra Commissione, Consiglio e
Parlamento. Ancora ieri alcune commissioni europarlamentari, tra
cui affari giuridici, costituzionali e ambiente, hanno votato
contro la sua inclusione nel Ttip.
Resta tuttora incerta la presenza di un eventuale capitolo
dedicato all'energia e alle materie prime, mentre sul fronte
appalti pubblici da parte Ue c'è un "alto livello di ambizione"
con l'intenzione di convincere gli Usa ad aprire l'accesso al
mercato in trasporti, infrastrutture, ambiente. Sul versante
agroalimentare, invece, la lista delle indicazioni geografiche
protette che presenterà l'Ue "sarà essenzialmente la stessa" di
quella dell'accordo di libero scambio con il Canada, di cui,
affermano le fonti, "la maggior parte non controversa in termini
di trademark". Si tratta però di una "questione difficile" e su
cui "si è ancora lontani" da un'intesa. Oggi, intanto, una
cinquantina di militanti anti-Ttip, in particolare del movimento
belga D19-20, hanno manifestato entrando nella sede della
Direzione generale agricoltura della Commissione Ue.
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