Oggi sono gli italiani ad essere le vittime". Sugli aiuti - tiene a sottolineare - "sono favorevole a che si tratti in modo solidale i produttori che hanno perso tutto, che si trovano economicamente in ginocchio. Bisogna arrivare con delle soluzioni per i produttori italiani".
Le Foll ricorda anche di aver affrontato il problema con il ministro delle politiche agricole e alimentare Maurizio Martina, nei giorni scorsi a Istanbul, in margine al G20 agricolo. In quell'occasione Parigi e Roma si sono accordati per rafforzare anche la loro collaborazione tra istituti scientifici. La questione della Xylella é "angosciante" riconosce il ministro dell'agricoltura francese Stephane Le Foll, "soddisfatto" però che ci sia un quadro normativo per trattare il problema".
Quanto alla richiesta di sospensione delle misure europee, avanzata oggi da Peacelink, l'associazione di volontariato per l'informazione, il ministro afferma senza mezzi termini: "non abbiamo ottenuto delle regole Ue per sospenderle subito". Del resto aggiunge: "ho avuto pressioni molto forti dal sud della Francia e dalla Corsica che ci accusavano di non far niente", per contrastare il rischio di diffusione del batterio killer.
Il ministro francese é invece "perfettamente d'accordo" sulla richiesta di mettere in piedi sulla Xylella una "ricerca indipendente", "aperta" agli esperti degli altri paesi: idea lanciata oggi dalla co-presidente del Partito Verde Europeo Monica Frassoni e dalla rappresentante di Peacelink a Bruxelles Antonia Battaglia. Insomma per Le Foll bisogna ora ridurre le tensioni affrontando sotto tutti i suoi aspetti il problema.
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