BRUXELLES - Rivolta delle organizzazioni che si occupano di salute pubblica contro Bruxelles per la controversa decisione di non presentare una nuova strategia per affrontare la piaga degli eccessi di alcol in Europa. Le ong hanno deciso di ritirare la loro adesione al Forum Ue su Salute e Alcol, nato nel 2006 a supporto dell'ultima strategia adottata dall'Ue, scaduta ormai nel 2012. Da Eurocare (European Alcohol Policy Alliance) a EPHA (European Public Health Alliance) e CPME (Standing Committee of European Doctors), oltre 20 associazioni, inclusa Eurocare Italy, hanno inviato una lettera al commissario europeo alla Salute, Vytenis Andriukaitis, manifestando la loro "grave preoccupazione per aver messo da parte la salute pubblica e aver dato priorità agli interessi dell'industria dell'alcol".
L'Europa è l'area del Pianeta dove si beve di più: ogni anno oltre 120mila morti premature sono legate all'alcol, con una spesa di circa 125 miliardi di euro l'anno in termini di sanità, costi associati al crimine e alla perdita di produttività sul posto di lavoro. "Eurocare rappresenta 58 organizzazioni in 25 Paesi e siamo profondamente delusi dalla decisione della Commissione Ue di non definire una nuova strategia Ue per l'alcol, nonostante le persistenti richieste di Stati membri, Europarlamento e ong" afferma Mariann Skar, segretario generale di Eurocare, secondo cui l'Ue deve "assolutamente" dotarsi di una strategia per combattere contro i danni dell'alcol.
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