BRUXELLES - "Dichiarare che questa misura non avrà alcun impatto negativo sui produttori europei non é condivisibile visto che, fino ad ora, non siamo a conoscenza di studi approfonditi su questo aspetto". Questa la replica del coordinatore per il gruppo dei socialisti e democratici della commissione agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro, alle dichiarazioni rilasciate dal portavoce per l'agricoltura e il commercio della Commissione europea sull'incremento del contingente di olio di oliva a dazio zero dalla Tunisia proposto dallo stesso esecutivo Ue.
L'ex ministro dell'agricoltura condivide la necessità di aiutare i vicini, "ma con misure diverse che aiutino i produttori tunisini a qualificare le loro produzioni, magari sostenendo investimenti per creare centri di imbottigliamento e sostenere nel medio-lungo periodo investimenti nel settore agroalimentare, come gli stessi operatori tunisini ci chiedono".
In conclusione, secondo De Castro "il rischio reale di questa operazione è quello di fornire la possibilità a qualche produttore europeo poco trasparente di modificare nazionalità al prodotto e riesportarlo come olio italiano, spagnolo, greco, ecc.", quindi "se un'azione che nasce come volontà di supportare un Paese in difficoltà si trasforma in danno per la nostra agricoltura, non possiamo sostenerla".
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