BRUXELLES - Il ritorno alla normalità nel funzionamento dell'area Schengen senza più controlli interni alle frontiere è previsto "entro dicembre" e "se le condizioni generali lo permettono", secondo la 'roadmap' presentata oggi dal Commissario europeo agli affari interni Dimitris Avramopoulos.
Nelle precedenti versioni del documento, il ripristino del normale funzionamento era previsto "entro novembre". Rispetto all'ultima bozza, nella 'roadmap' di Bruxelles è anticipata ad agosto l'operatività del corpo di Guardie di Frontiera e Guardacoste europeo, che dovrà presentare a settembre il primo test di vulnerabilità "in modo che possa essere presa ogni misura preventiva necessaria".
Il 16 dicembre la Commissione europea presenterà la sua proposta di riforma del regolamento di Dublino per i richiedenti asilo. Nello stesso giorno l'esecutivo europeo pubblicherà il primo 'Rapporto sulla Ricollocazione ed il Resettlement'. E' indicato nella 'roadmap' per il ritorno al pieno funzionamento di Schengen presentata ufficialmente oggi dal Commissario europeo per gli affari interni, Dimitris Avramopoulos secondo il quale il rinvio sistematico in Turchia dei migranti illegali "è uno dei principali obiettivi" della Ue.
"Chi ha diritto alla protezione la avrà - ha detto il commissario - gli altri devono essere rimandati indietro in Turchia perché sono in Europa illegalmente e chi è qui illegalmente non ha diritto di restare". Avramopoulos ha anche sottolineato che finora "la Turchia è stata usata come corridoio, ma ora le autorità turche hanno cominciato a collaborare". In questa ottica, il vertice di lunedí con Ankara "è decisivo per fare passi concreti per bloccare il flusso dalla Turchia alla Grecia" e per "accelerare i ricollocamenti massicci nelle prossime settimane".
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