LUSSEMBURGO - Nel Consiglio dei ministri degli esteri, che in agenda ha questioni come l'estensione del mandato per l'operazione Sophia nel Mediterraneo, la politica nell'Artico e la ripresa del processo di pace nel Medio Oriente, informalmente si parlerà anche del referendum di giovedì sulla Brexit. Lo indica Paolo Gentiloni osservando che "ovviamente è chiaro che la politica estera europea è una politica che in parte ha la sua forza anche nel poter contare su un paese come il Regno Unito, che ha una grandissima proiezione globale". "Quindi - aggiunge il ministro degli esteri - io sinceramente confido in una vittoria del fronte che vuole rimanere nella Ue e sono convinto che l'alternativa sarebbe un colpo per la nostra politica estera europea e certamente un ridimensionamento anche per la politica estera britannica. Quindi un doppio motivo per auspicare la vittoria del 'remain', che mi sembra possibile".
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