BRUXELLES - Le due centrali termoelettriche italiane di Brindisi Sud e di Torrevaldaliga, in provincia di Roma, sono tra i trenta impianti a carbone europei che emettono più CO2 nell'atmosfera e fanno più danni al clima. Il dato emerge dal rapporto "Europe's Dark Cloud", primo studio sugli effetti transfrontalieri delle polveri originate dalla produzione di energia da carbone, pubblicato da un gruppo di ONG quali WWF, CAN (Climate Action Network), HEAL (Health Environment Alliance) e Sandbag. Basandosi su dati del 2015, gli autori dello studio compilano una classifica da cui risulta che diciannove delle trenta centrali a carbone più dannose per il clima sono in tre Paesi: Germania, Polonia e Regno Unito. Gli impianti italiani si piazzano all'ottavo (Brindisi Sud) e dodicesimo posto (Torrevaldaliga). Secondo il rapporto, nel 2015 il livello di emissioni di anidride carbonica dei trenta impienti più inquinanti è diminuito solo dell'1% rispetto al 2014.
Per raggiungere gli impegni sottoscritti nella Conferenza sul clima di Parigi, sottolinea lo studio, in Europa tutti gli impianti di produzione di energia da carbone e altre fonti fossili dovrebbero essere smantellati.
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