BRUXELLES - I 'migration compact' lanciati dalla Ue con i primi cinque paesi africani prioritari (Etiopia, Mali, Niger, Nigeria e Senegal) "stanno dando risultati positivi e sono stati concordati importanti mattoni per costruire una nuova cooperazione per la gestione delle migrazioni". Lo ha dichiarato Federica Mogherini commentando la presentazione del secondo rapporto sul 'Partnership Framework on migration'. Tra i risultati una nota della Commissione indica "la prima riduzione nei flussi migratori" registrata in Niger, dove il numero di persone che hanno intrapreso la traversata del deserto "è crollato dai 70mila di maggio ai 1.500 di novembre". Nello stesso paese 4.430 migranti sono stati rimpatriati con l'assistenza della Oim, 102 trafficanti di esseri umani sono stati consegnati alla giustizia e sono stati sequestrati 95 dei loro veicoli. Altri 2.700 migranti sono stati rimpatriati negli altri quattro paesi prioritari.
Nel rapporto è previsto che già all'inizio del 2017 saranno schierati in tutti i cinque paesi ufficiali di collegamento dell'immigrazione europea. L'assistenza finanziaria a sostegno degli obiettivi previsti dall'Action Plan approvato al vertice Ue-Africa della Valletta, osserva l'esecutivo europeo, è stata rafforzata con l'aggiunta di 500 milioni di euro al Trust Fund per l'Africa il cui valore è ora di "quasi 2,5 miliardi di euro". Attualmente sono già stati approvati 64 programmi, per un valore approssimativo di 1 miliardo di euro, sono stati approvati nell'ambito del 'Trust fund. Inoltre Consiglio e Parlamento hanno approvato lo stanziamento di altri 726,7 milioni di euro a sostegno dello sviluppo di azioni nella dimensione esterna delle migrazioni.
Nel rapporto sui 'migration compact' presentato oggi, il secondo dopo quello di ottobre scorso, è indicato che sono già partiti i negoziati con la Nigeria per un accordo di riammissione. Con lo stesso paese è già stata lanciata una piattaforma di cooperazione per la lotta al traffico di esseri umani.
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