BRUXELLES - La Bce non deve alcun risarcimento alle banche commerciali che hanno comprato titoli del debito greco, poi svalutati: è quanto sancito dal tribunale dell'Unione europea. Respinto il ricorso di una società e di una banca con sede in Francia, la Nausicaa Anadyomene Sas e la Banque d'escompte, che avevano chiesto un rimborso di 11 milioni di euro. La politica seguita dalla Bce nell'ambito della ristrutturazione del debito greco e in particolare nel suo programma di scambio dei titoli di Stato greci avviato nel 2012 non comportava, secondo il Tribunale, garanzie sull'assenza di un eventuale default della Grecia, "né tantomeno un invito, anche solo implicito, ad acquistare o a conservare titoli di Stato greci".
Le banche commerciali "dovevano presumersi a conoscenza della situazione economica altamente instabile che determinava la fluttuazione del valore dei titoli di Stato greci". Esse, dunque, hanno accettato un rischio elevato per fini di lucro e ora non possono rivalersi contro la Banca centrale europea.
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