Nel documento l'Ecri sottolinea che nonostante le raccomandazioni rivolte al Paese nel 2010, nessuna delle quali è stata messa in pratica, nel Paese vige ancora un sistema educativo basato sulla segregazione etnica e che "le élites politiche dei tre maggiori gruppi etnici non mostrano alcuna volontà di introdurre un sistema educativo integrato".
"Porre fine a tutte le forme di segregazione nelle scuole è probabilmente il compito più importante per la Bosnia. È assolutamente vitale per costruire una società inclusiva e risparmiare alle generazioni future la maledizione delle divisioni etniche e dell'odio" afferma il presidente dell'Ecri. Nel rapporto l'organo del Consiglio d'Europa denuncia inoltre che "le tensioni interetniche restano pericolosamente alte e che il discorso politico è ancora spesso caratterizzato dall'odio, mentre le reazioni delle autorità sono quasi inesistenti".
Infine l'Ecri denuncia i mancati emendamenti della costituzione che prevede ancora che l'elegibilità a determinate alte cariche dello Stato sia legata all'appartenenza a determinati gruppi etnici. "L'indisponibilità a cambiare queste regole è sintomatica degli esistenti ostacoli politici a superare le divisioni etniche del Paese" afferma l'Ecri. (ANSAmed)
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