"Con la legge adottata a luglio
consideriamo di aver recepito lo spirito della sentenza Cestaro
della Corte europea dei diritti umani che richiamava l'Italia a
riempire una lacuna normativa". E' quanto ha affermato il
ministro della giustizia Andrea Orlando, a Strasburgo due giorni
prima della pronuncia da parte della Corte su una serie di
ricorsi in cui si accusa l'Italia di atti di tortura avvenuti a
Bolzaneto a margine al G8 di Genova e nel carcere di Asti nel
2004, e non sanzionati in modo adeguato.
Nella sentenza Cestaro, relativa ai fatti della Diaz ed
emessa nel 2015, la Corte di Strasburgo scriveva di "considerare
necessaria l'introduzione per legge di meccanismi in grado di
imporre ai responsabili di atti di tortura e altri tipi di
maltrattamenti pene adeguate". Un richiamo rivolto di nuovo lo
scorso giugno con una seconda sentenza sui fatti accaduti nella
scuola Diaz. Il ministro Orlando ha osservato che la nuova legge
italiana non è stata ancora applicata, e che quindi "qualsiasi
tipo di valutazione" sul testo "pare prematuro". In effetti, la
bozza della legge poi approvata dal Senato è stata criticata sia
dal commissario per i diritti umani che dal Comitato antitortura
del Consiglio d'Europa. "Però se da una valutazione più
ponderata emergessero degli elementi di fragilità normativa, in
linea con quanto abbiamo fatto fino a qui, non escludiamo una
riflessione", ha concluso il ministro.
Dal canto suo il vice segretario generale del Consiglio
d'Europa Gabriella Battaini Dragoni ha dichiarato che "la
sentenza Cestaro è fondamentale perché diventa una bussola di
riferimento da non dimenticare". Quest'ultima ha però aggiunto
che se al Consiglio d'Europa spetta il compito "dare delle
indicazioni di principio" opportune e necessarie, spetta "poi a
chi ha la responsabilità della giustizia in quel determinato
momento, e poi al legislatore, fare in modo di restare il più
possibile fedeli e ispirati dalle norme" fissate dagli organismi
del Consiglio d'Europa. "Ritengo che in questo caso specifico
sia anche necessario tener conto del contesto in cui è stata
approvata la legge, e per me quello che è importante adesso è
sapere se questa legge, che non esisteva, è tale da poter essere
messa in atto con precisione, con rigore e se può dare i
risultati che ci aspettiamo", ha concluso Battaini Dragoni.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA