ROMA - "Il giudizio del governo è che l'Italia sta ancora affrontando condizioni cicliche difficili, anche se in miglioramento". Lo scrive il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan nella lettera in risposta alla Ue. L'output gap stimato da Roma è al -2,1% del prodotto potenziale nel 2017 e a -1,2% nel 2018, mentre la Commissione nelle previsioni di primavera indica rispettivamente -0,8% e 0. Nella lettera Padoan ricorda che la Ue ha riconosciuto l'attuale metodo di calcolo dell'output gap può generare "stime implausibili per l'Italia".
Per il 2018, sottolinea Padoan nella lettera, il deficit italiano scenderà all'1,6% rispetto al 2,1% del 2017 e questo "implica uno sforzo fiscale dello 0,3%" come anticipato a maggio e come ribadito nella nota di aggiornamento al Def di settembre. La differenza dello 0,1% nell'aggiustamento strutturale indicato da Bruxelles, precisa Padoan, è dovuta a una "diversa valutazione delle condizioni cicliche dell'Italia, e quindi alla stima dell'output gap". Quanto al rischio di deviazione nel 2017 e nel 2018, il Governo - precisa Padoan - ha agito in maniera pienamente rispettosa delle Raccomandazioni della Commissione, che hanno portato ad una correzione strutturale aggiuntiva dello 0,2% varato all'inizio dell'anno in corso. Il percorso di aggiustamento, ribadisce, è in linea con la Raccomandazione specifica per Paese di tenere in considerazione la necessità di "rafforzare la ripresa in corso". Peraltro l'Italia sta ancora affrontando l'emergenza migranti, con oltre 193mila persone accolte a settembre 2017 e una spesa che rimane sullo 0,25% del Pil.
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